oggi da me arrivato il foglio ... due ...

abiti a.......? piccolo paese o grande città....?

sportello filatelico di messina
ultimamente mandano due (o tre fogli) quando sono da 45 ...
salvo poi mandarne altri doipo un bel pò...
di fatto il problema come al solito sono i codici a barre
e la troppa giacenza ....

vi rimando all' articolo di vaccarinews
Link (http)

io sono senza parole ....

Qui non è arrivato nulla . . . .
nonostante queste precisazioni, non tutto è chiaro . . .
e nessuno ne parla . . . . né scrive . . .
tutto normale.

io la penso così......in pratica quelli più rari filatelicamente parlando dovrebbero essere proprio i 20.000 non numerati e non piegati...........e sono quelli che non si sa che fine faranno.......basta leggere queste 2 righe dell' articolo di Vaccari
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In ogni caso, di essi verrà fatta una “distribuzione mirata sul territorio”, anche perché la maggior parte è destinata alle raccolte di fine anno, agli abbonati e al cofanetto.
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distribuzione mirata non dice nulla.....la maggior parte non dice nulla......... per raccolte di fine anno cosa si intende: il libro annuale?.........

io penso che per maggior parte intenda i 30mila numerati
che secondo me saranno tutti in vendita a verona
agli abbonati? e nei libri e folder ...
poi se avanza qualcosa allora andranno a milano, roma, torino...

e se ancora avenzerà qualcosa chissà dove?
e gli abbonati come? riceveranno solo il numerato, anche l' altro, solo l' altro?

in teoria manderebbero i non numerati in giro per l' Italia? "mirandoli"?? ...

troppi dubbi, che sicuramente qualcuno lo avremo svelato 10 minuti dopo l' inizio di verona quando troveremo aste qui e sull' altro sito ...

io penso invece che leggendo bene l' articolo di Vaccari ci si riferisce a quelli non numerati.
Riporto il testo, nella parte in cui si può vedere che solo dopo quella frase si parli del carnet (libretto) numerato. Per cui la frase precedente a mio parere si riferisce ai 20.000 NON NUMERATI in viaggio, percorso e destinazione ignoti e sono solo 20.000.........ovviamente è solo un articolo di giornale, poi i fatti potrebbbero essere diversi ......ma io sento puzza di bruciato.............perchè solo qualche sede postale ha ricevuto questi foglietti????? prima di Veronafil???? vuoi scommettere che qualcuno a Veronafil li avrà da vendere......ovviamente
tutti vorranno quelli NON NUMERATI...... ma poi perchè c'è stata questa necessità di numerarne solo 30.000, in genere i foglietti numerati servono per stabilirne la tiratura ....in questo caso i più rari sarebbero quelli non numerati........strana idea...................
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Oggi qualche sede postale più… fortunata ne ha avuto un piccolo numero, nella versione non numerata (sono ventimila) e in vendita a 2,20 euro, in quanto comprende due francobolli “B” identici, raffiguranti Cicerone (si aggiunge la vignetta con Catilina). Problema: come conservare tali oggetti, visto che non sono piegati e misurano 324x110 millimetri? In ogni caso, di essi verrà fatta una “distribuzione mirata sul territorio”, anche perché la maggior parte è destinata ai libri di fine anno, agli abbonati di Poste italiane e al cofanetto.

Poi, c’è il carnet. Accoglie lo stesso minifoglio, ma numerato (trentamila unità) e cordonato, quindi piegato. Sarà in vendita a 10,00 euro, in quanto la confezione contiene un testo con la biografia dell’artista e le immagini di tutti i dipinti che ha realizzato per la sala Gialla del Senato.
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possiibile scenario a Veronafil:
Il carnet costa 10,00 euro, il non numerato oggi si può acquistare in pochi uffici postali al facciale a euro 2,20 (gli altri esemplari dove sono, chi li ha?).......chi li avesse a Veronafil, potrebbe venderli tranquillamente anche a 9,90 guadagnando in pochi giorni 7,70 euro , cioè il 350%.....
meditate gente.......meditate

nell' altro sito è spuntata la prima asta ... non vi dico che prezzo ....

I foglietti per :
gli abbonati (n.° ?) , gli acquirenti singoli (n.° ?), i libri (n.° ?), i folder (n.° 12 mila), Verona (n.° ?),
saranno prelevati dai 20 mila non numerati,
una piccola rimanenza verrà (forse) messa in circolo con una “distribuzione mirata sul territorio” (?),
ma dubito che arrivino agli sportelli.

Riguardo i 30 mila numerati : la segreta paternità verrà svelata a Verona,
con i particolari della distribuzione e vendita, per la percentuale rimanente (sempre forse);

Sul Sito di Poste Italiane, la vendita è già chiusa e conclusa.

Negli Uffici postali e Filatelici (in zona) nulla si è visto,
ma la cosa assurda è che nessuno è informato su cosa stia succedendo,
eppure,
sono già in vendita . . . e spariti . . . (vedere sotto).
Gianpiero

non riesco a vedere se è numerato o meno.......ma è in vendita qui o sull' altro sito?

E... l' altro sito ...
io avevo capito che nel folder mettono quello numerato
e che erano 1200 copie
12mila folder? già una bella fetta... e tra abbonati, libri,
le 20mila di tirature si finiscono senza nemmeno uscire dal poligrafico

no,
non è numerato, solo i carnet lo sono;

un altro nuovo,
ma il prezzo è già cambiato.

se è la stessa di cui ha messo la foto giampiero non si tratta di un' asta ma di un prezzo fisso, non ci saranno rilanci.....lo prende il primo che fa l' offerta

ma se è così, non capisco perchè non faccia l' asta.......ma il venditore dei 2 è sempre lo stesso?...

Si,
è sempre lo stesso (da Roma);
evidentemente vuole concludere subito;
dopo Verona sarà il caos . . . .
Gianpiero

io nel frattempo credo di avere capito dove sono finiti quelli "mirati sul territorio" ........sono andati in un' unica citta'.......inizia per S e finisce con la E .............................................................
la città di S P E C U L A Z I O N E .............
viva l' Italia

scusa giampiero ma tu avevi postato un link con il comunicato delle Poste che parla di 1200 folder,
in vendita a 80 euro.........
l' ho riletto adesso e se fosse così ci saranno altri non numerati (altri 10.800) da destinare ad altri

no,
se non hanno cambiato le regole,
la tiratura prevista comprende tutti i "Prodotti filatelici correlati",
in più, avevo dimenticato :
- le cartoline affrancate 1° giorno di emissione.
Gianpiero

inoltre lo stesso comunicato non parlava di libretti con foglietti numerati................

infatti,
la tiratura ufficiale è centomila esemplari di francobolli (2) stampati in foglietto = ovvero 50 mila foglietti;
dei libretti numerati (30 mila) ne parla (scrive) solo Vaccari,
immagino a ragion veduta.

Correzione a quanto scritto precedentemente :
- le cartoline e le tessere filateliche utilizzeranno solo i francobolli provenienti dal foglio di 50,
visto le dimensioni dei foglietti (324 x 110 mm.);
Gianpiero

no cosa.?...il comunicato parla di 1200 folder , tu adesso parli di 12.000 folder......... sono 1200 o 12000? non è da poco una differenza di 10.800 pezzi

quello che c'è scritto sul comunicto delle Poste, postato da te, è questo.
Cofanetto Folder:€ 80,00, formato A4 3 ante, tiratura 1.200 esemplari numerati, cod.

Poste Italiane comunica che oggi 15 novembre 2019 viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Patrimonio Artistico e Culturale Italiano”, dedicato a Cesare Maccari, nel centenario della scomparsa, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€.
Tiratura: centomila esemplari stampati in foglietto e cinquecentomila esemplari per il francobollo singolo.
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta patinata gommata, fluorescente non filigranata.
Bozzetto: a cura di Poste Italiane e ottimizzato dal Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
La vignetta riproduce un particolare dell’affresco “Cicerone inveisce contro Catilina” che fa parte di un ciclo pittorico realizzato da Cesare Maccari, tra il 1881 e il 1888, nella Sala Gialla di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica Italiana.
Completano il francobollo la leggenda “CESARE MACCARI” le date “1840 – 1919” la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
Caratteristiche del foglietto: il foglio perforato assembla due immagini speculari che riproducono, nella quasi interezza rispettivamente a colori e in bianco e nero, l’affresco di Cesare Maccari; al suo interno sono inseriti due francobolli identici che focalizzano la figura di Cicerone; esclusivamente sull’immagine in bianco e nero è presente un chiudilettera non avvalorato che evidenzia Catilina.
Completa il foglio, nella riproduzione a colori dell’affresco, la leggenda “CESARE MACCARI 1840 – 1919”.
Il foglietto per la prima volta numerato è inserito all’interno di un libretto stampato in 30.000 esemplari, contiene tutte le le immagini degli affreschi di Cesare Maccari, realizzate pe la sala Gialla di Palazzo Madama.
Caratteristiche del francobollo stampato in foglio: la vignetta riproduce un particolare dell’affresco “Cicerone inveisce contro Catilina” che fa parte di un ciclo pittorico realizzato da Cesare Maccari, tra il 1881 e il 1888, nella Sala Gialla di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica Italiana.
Completano il francobollo la leggenda “CESARE MACCARI” le date “1840 – 1919” la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta patinata gommata, fluorescente non filigranata;.
Bozzetto: a cura di Poste Italiane e ottimizzato dal Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. Foglio: cinquanta esemplari
L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso l’ufficio postale Roma Senato.
Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.
E’ stato realizzato anche un folder in formato A4 a tre ante contenente il foglietto, la cartolina annullata e affrancata, una busta primo giorno di emissione, la tessera e il bollettino illustravo, inoltre sono inserite nove monete dell’IPZS, al costo di 80€.

TESTO BOLLETTINO ILLUSTRATIVO
Cesare Maccari nacque a Siena il 9 maggio 1840.
Studiò presso il collegio dei Tolomei, frequentò un capomastro che lo introdusse alla lavorazione dell'alabastro. Si iscrisse alla scuola di ornato dell'istituto di belle arti di Siena, dove si dedicò alla scultura, che abbandonò successivamente per accostarsi alla pittura.
La decorazione della cappella della famiglia Nerli, da lui curata, fu influenzata da un impianto classico, derivante dalla lettura de "Il libro dell'arte" scritto da Cennino Cennini.
A Roma lavorò ancora a soggetti storici d'impianto classico.
L'opera dedicata a Vittoria Colonna fu completata nel 1868 ed inviata alla Società di pie disposizioni, ove è conservata. Nello stesso anno realizzò il cartone per l'affresco raffigurante "S. Giovanni Battista visitato in carcere dai discepoli" nella cappella di S. Giovanni del Duomo di Siena. Fu, poi, a Venezia dove studiò le opere del Bellini, del Tintoretto e del Veronese; particolare fu il suo interesse per il Tiepolo con momenti di studio, che lo portarono sempre più verso una realizzazione d'impianto classico, con elegante semplicità, sicurezza nel disegno e sobrietà nei colori. Successivo dipinto avente sempre un soggetto storico è "Leonardo che ritrae la Gioconda" (Siena, Soprintendenza dei Beni artistici e storici).
Ottenne l'incarico di professore onorario di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Roma, su nomina del Ministro della Pubblica Istruzione. Nel 1875 entrò a far parte della commissione nominata per la realizzazione del bando pubblico per la progettazione del Palazzo delle Esposizioni che venne inaugurato nel 1883.
Contemporaneamente fu incaricato di realizzare altre opere. In particolare tra queste emerge la produzione di un affresco della sala degli Arazzi del Palazzo Reale (Quirinale), ex residenza pontificia, commissionata dalla famiglia Savoia.
L'attività espositiva in questo periodo fu intensa.
Vinse il concorso per la decorazione della sala gialla del Senato, indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 ottobre 1880. Bando questo, successivo ai primi due concorsi, uno del 16 agosto 1878 e l'altro del 2 giugno 1879; che non videro nessuna opera degna dell'assegnazione.
Il progetto decorativo prevedeva la rappresentazione di alcuni dei fatti più illustri dell'antico Senato di Roma.
Continuò a dipingere, nonostante l'infermità, e nel 1914 realizzò un "Autoritratto" per la galleria di ritratti dell'Ordine accademico di S. Luca.
Morì a Roma il 17 aprile 1919.