Perchè le 100000 lire vengono vendute a 10 euro ?

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  • giocardc

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    io se fossi in te mi porrei un' altra domanda: perchè pur avendo a disposizione 10 anni
    (dal 2002 al 2012) meno i 3 mesi di anticipo del governo Monti, qualcuno si è tenuto le lire in qualche cassetto?????Forse per le 500 o le 1000 lire qualcuno può averle tenute anche per ricordo ma perchè per le 100.000 lire?
    Giovanni
    p.s. forse hai fatto male un calcolo: la Banca d' Italia le cambiava al giusto cambio di euro 51,65 e non di 40.
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    io se fossi in te mi porrei un' altra domanda: perchè pur avendo a disposizione 10 anni
    (dal 2002 al 2012) meno i 3 mesi di anticipo del governo Monti, qualcuno si è tenuto le lire in qualche cassetto?????Forse per le 500 o le 1000 lire qualcuno può averle tenute anche per ricordo ma perchè per le 100.000 lire?
    Giovanni
    p.s. forse hai fatto male un calcolo: la Banca d' Italia le cambiava al giusto cambio di euro 51,65 e non di 40.
    • Creato 14 ott 2017 a 03:17
    • #757199
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  • giocardc

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    • Creato 14 ott 2017 a 03:29
    • #757214
    Tu hai scritto....." se la Banca d' Italia era obbligata .....a cambiarle a 40 euro."... ma una svista può capitare a tutti.......
    E adesso cerco di rispondere alla tua domanda, ma è la stessa risposta che ti ho dato prima, anche se era implicita.
    Adesso chiunque le trova (come te) perchè non sapeva di averle o solo per pigrizia non è andato a fare il cambio nei tempi previsti, si trova in mano una banconota da 100.000 lire che giuridicamente E' SENZA VALORE, cioè carta straccia.
    Per cui la domanda è sempre quella: perchè non le ha cambiate nei tempi previsti, se sapeva di averle?
    Per fortuna c'è un mercato collezionistico che è disposto a pagarle dandole un suo valore, così come si fa per qualsiasi altro oggetto collezionistico: quanto possa essere questo valore io non lo so, perchè pur avendo lavorato 31 anni in banca, il collezionismo di monete e banconote non mi ha mai attirato ma mi sono orientato prima sui francobolli e poi anche sulle schede telefoniche.
    Tu dici che è il venditore che ci rimette 40 euro...questo è vero se il venditore è quello che si è trovato la banconota in casa. Ma se il venditore l' ha acquistata da chi se l' è trovata in casa pagandola 5 euro (è solo una pura ipotesi), anche rivendendola a 10 euro (pura ipotesi) ha realizzato un guadagno.
    Il guadagno deriva perchè il venditore che opera nel mercato collezionistico quasi mai coincide con il possessore originario della banconota. Per cui la perdita quasi sempre la subisce quest'ultimo. Per non perdere tutto, si accontenta di quello che gli offre un possibile acquirente........................per la proria collezione o per rivenderla a sua volta........................
    Buona giornata
    Giovanni
    p.s. adesso ti lascio perchè ho ricevuto un' altra offerta inferiore e devo decidere cosa fare.....
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    Tu hai scritto....." se la Banca d' Italia era obbligata .....a cambiarle a 40 euro."... ma una svista può capitare a tutti.......
    E adesso cerco di rispondere alla tua domanda, ma è la stessa risposta che ti ho dato prima, anche se era implicita.
    Adesso chiunque le trova (come te) perchè non sapeva di averle o solo per pigrizia non è andato a fare il cambio nei tempi previsti, si trova in mano una banconota da 100.000 lire che giuridicamente E' SENZA VALORE, cioè carta straccia.
    Per cui la domanda è sempre quella: perchè non le ha cambiate nei tempi previsti, se sapeva di averle?
    Per fortuna c'è un mercato collezionistico che è disposto a pagarle dandole un suo valore, così come si fa per qualsiasi altro oggetto collezionistico: quanto possa essere questo valore io non lo so, perchè pur avendo lavorato 31 anni in banca, il collezionismo di monete e banconote non mi ha mai attirato ma mi sono orientato prima sui francobolli e poi anche sulle schede telefoniche.
    Tu dici che è il venditore che ci rimette 40 euro...questo è vero se il venditore è quello che si è trovato la banconota in casa. Ma se il venditore l' ha acquistata da chi se l' è trovata in casa pagandola 5 euro (è solo una pura ipotesi), anche rivendendola a 10 euro (pura ipotesi) ha realizzato un guadagno.
    Il guadagno deriva perchè il venditore che opera nel mercato collezionistico quasi mai coincide con il possessore originario della banconota. Per cui la perdita quasi sempre la subisce quest'ultimo. Per non perdere tutto, si accontenta di quello che gli offre un possibile acquirente........................per la proria collezione o per rivenderla a sua volta........................
    Buona giornata
    Giovanni
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    • Creato 14 ott 2017 a 04:07
    • #757226
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    • Creato 30 ott 2017 a 12:57
    • #768380
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  • 1195

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    Svizzera

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    • Creato 30 ott 2017 a 13:16
    • #768410
    A mia conoscenza, a parte gli Stati Uniti con il loro dollaro, le banconote ed anche le monete possono e vengono poste fuori corso da tutte le nazioni.
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    A mia conoscenza, a parte gli Stati Uniti con il loro dollaro, le banconote ed anche le monete possono e vengono poste fuori corso da tutte le nazioni.
    • Creato 30 ott 2017 a 13:48
    • #768443
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  • giocardc

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    A mia conoscenza, a parte gli Stati Uniti con il loro dollaro, le banconote ed anche le monete possono e vengono poste fuori corso da tutte le nazioni.
    • Creato 30 ott 2017 a 13:48
    • #768443
    Ciao Eric,
    questa è una storia tutta italiana.........come dici tu le banconote e le monete in tutti i paesi del mondo possono e vengono dichiarate tempo per tempo, o "fuori corso" o "senza valore" . La differenza giuridica non è di poco conto, perchè (questo vale per l' Italia)
    quando una banconota è "fuori corso", essa può essere cambiata solo presso le filiali della Banca d' Italia al loro valore nominale fino a quando non viene dichiarata "senza valore". Da quel momento diventa carta straccia buona al più solo per il mercato collezionistico.
    In italia, nel 2002 dopo l' entrata in circolazione delle banconote in euro, trascorso il periodo di transizione di pochi mesi di coesistenza con le vecchie lire, queste ultime vengono dichiarate "fuori corso" fino al 28 febbraio 2012, per cui solo dal 1 marzo 2012 sarebbero state considerate "senza valore". Ci sarebbero stati 10 anni di tempo per cambiarle al loro valore nominale presso la Banca d' Italia. Adesso tu te lo immagini qualcuno che volontariamente si tiene banconote in lire per 9 anni e 8 mesi solo per cambiarle a quattro mesi o a quattro giorni dalla scadenza della validità? :p :p :p :p :p Io no............................... e qui veniamo all' inizio della storia tutta italiana.
    Prima una spiegazione tecnica. Quando le banconote vengone emesse, queste creano un debito nel bilancio dello stato e tale restano anche durante tutto il periodo del "fuori corso", solo quando vengono considerate "senza valore" creano un credito. Nel dicembre del 2011 le lire ancora in circolazione venivano stimate in un controvalore di 1,2 / 1,4 miliardi di euro che però sarebbero stati accreditati al bilancio statale solo il 1 marzo del 2012, cioè un giorno dopo la scadenza della loro conversione. E qui arriviamo alla manovra di bilancio del 2011.
    Premetto che io Monti non l' ho mai votato, per cui la mia è solo una ricostruzione di tecnica finanziaria usata dall' allora governo alle prese con uno "spread" sui titoli di stato che creava difficoltà economiche al bilancio statale.
    Nel mese di dicembre si stava discutendo la legge finanziaria e nel bilancio dello stato era utile che entrassero anche quei 1,2 / 1,4 miliardi di euro (quale controvalore delle lire ancora in circolazione). Ovviamente il governo sapeva l' esatto ammontare (noi ci basiamo sulle stime, che però non dovrebbero essere molto distanti) per cui decise di anticipare la conversione di quattro mesi, facendo così entrare quella cifra nel bilancio statale del 2011.
    Fu giusto o sbagliato? Ai posteri l' ardua sentenza............................................
    invece dopo la sentenza della Corte Costituzionale inizia un' altra storia.....................................ma appunto è un' altra storia...............................................
    spero di non averti annoiato e sopratutto spero di non avere scritto qualche inesattezza
    Buone vendite
    giovanni
    Giovanni
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  • giocardc

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    • Creato 3 nov 2017 a 14:23
    • #772103
    secondo la legge italiana, potrebbero farlo previa comunicazione e prevedendo comunque un certo periodo di tempo per chiedere il rimborso. Se le Poste Italiane hanno deciso di mantenere in validità i francobolli emessi dal 1967 in poi, è stato proprio per evitare i costi del dovuto rimborso.
    non credo che i cinesi possano cambiare la legge italiana
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    secondo la legge italiana, potrebbero farlo previa comunicazione e prevedendo comunque un certo periodo di tempo per chiedere il rimborso. Se le Poste Italiane hanno deciso di mantenere in validità i francobolli emessi dal 1967 in poi, è stato proprio per evitare i costi del dovuto rimborso.
    non credo che i cinesi possano cambiare la legge italiana
    • Creato 4 nov 2017 a 05:09
    • #772291
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  • giocardc

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    • Creato 4 nov 2017 a 05:29
    • #772315
    visto che sei così convinto dei cinesi, dovresti avresti letto questa bufala che a breve i cinesi si mangeranno le Poste Italiane? :ahah: :ahah: :ahah: :ahah: :ahah: :ahah: Al momento Poste Italiane è una società quotata in borsa, ma lo Stato Italiano detiene il 65% del capitale (35% attraverso la Cassa Depositi e Prestiti + 30% direttamente tramite il Ministero del Tesoro). Per cui ammesso che i cinesi facciano una scalata in borsa e rastrellassero tutte le azioni in circolazione, si fermerebbero comunque al 35%. La maggioranza sarebbe sempre dello Stato Italiano. :p :p :p :p :p :p :p :p
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    secondo la legge italiana, potrebbero farlo previa comunicazione e prevedendo comunque un certo periodo di tempo per chiedere il rimborso. Se le Poste Italiane hanno deciso di mantenere in validità i francobolli emessi dal 1967 in poi, è stato proprio per evitare i costi del dovuto rimborso.
    non credo che i cinesi possano cambiare la legge italiana
    • Creato 4 nov 2017 a 05:09
    • #772291
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    • Creato 4 nov 2017 a 05:29
    • #772315
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  • giocardc

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    • Creato 4 nov 2017 a 05:50
    • #772327
    ma tu sei proprio ostinato, io tutti i giorni spedisco con i francobolli in lire, sia la posta ordinaria,sia la Posta1 che le raccomandate. Vuoi saperne più te di tutti gli impiegati postali? Nessuno ha mai fatto obiezioni perchè sono validi.
    Tu sei fortunato ad essere sul forum italiano, se fossi stato su quello francese o inglese ti avrebbero sommerso, ripeto sommerso, da centinaia di risposte per confutare la tua :cool2: :cool2: :cool2: :cool2: :cool2: :cool2: ostinazione, basata sul nulla........
  • giocardc

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    • Creato 4 nov 2017 a 06:31
    • #772351
    Vai a leggerti la Gazzetta Ufficiale del 2001 (o del 2002) :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: .
    Invece tu dovresti dirmi dove hai letto che non si possono usare.........forse in un giornale cinese?????? :ahah: :ahah: :p :p :p :ahah: :ahah: :ahah: :p :p :p
  • giocardc

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    Vai a leggerti la Gazzetta Ufficiale del 2001 (o del 2002) :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: :deal: .
    Invece tu dovresti dirmi dove hai letto che non si possono usare.........forse in un giornale cinese?????? :ahah: :ahah: :p :p :p :ahah: :ahah: :ahah: :p :p :p
    • Creato 4 nov 2017 a 11:18
    • #772612
    La delibera è del 2002 ed è ancora in vigore
    ==================================
    Comunicato Stampa del 27/02/2002

    Roma, 27 febbraio 2002

    Comitato euro: sul sito la Delibera sui valori bollati in lire

    Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa che è disponibile sul sito Link (http) (tra gli ultimi documenti pubblicati) una Delibera del Comitato Euro relativa ai valori bollati in lire.

    Nella Delibera il Comitato ritiene che, allo scopo di rispondere alle esigenze dei cittadini che ancora detengono valori bollati con valore facciale espresso solo in lire, tali valori mantengano la loro validità fino ad esaurimento delle scorte. Naturalmente, il loro valore si determinerà in euro in base al tasso fisso di conversione.
    27/02/2002
    ============================================================
    ovviamente tu adesso replicherai dicendo che essendo un delibera di uno Stato Sovrano, per te è carta straccia......................vale invece quello che NON C'E' SCRITTO sul sito delle Poste.......ormai cinesi??????????? sai che non mi hai ancora risposto su dove hai letto quella bufala dei cinesi pronti a prendersi le Poste Italiane???

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